Niente nuove, buone nuove? Non è sempre così, a tenere in agitazione mister Inzaghi è  Milinkovic-Savic. 

Sergione si è fermato  durante l’amichevole con l’Al Shabab, sul momento sembrava una cosa veloce, un fastidio passeggero, ma nonostante le prime impressioni forzatamente ottimistiche, al momento nessuno si sbilancia ed escludendo la possibilità di qualcosa un pochino più serio a livello tendieno.  

20 minuti di gioco appena, poi aveva chiamato i medici indicando l’inguine e mimando una pizzicata all’adduttore.

Stamattina il calciatore si è presentato in una struttura privata nei pressi di Marenfield per sottoporsi ad esami specifici. Da ieri la situazione non ha visto alcun miglioramento, lo staff medico della Lazio invita alla prudenza, potrebbe rivelarsi una rogna meno complicata  di quanto ipotizzato, o più complicata. 

Piove sempre sul bagnato e lo fa a poco meno di un mese dall’avvio di campionato. Anche per quanto riguarda il calciomercato, l’infortunio o presunto tale, giocherà un ruolo importantissimo per la permanenza del serbo nella capitale. La cifra richiesta da Claudio Lotito è stellare, nessun top club rischierebbe di pagare fior fior di milioni senza la garanzia che il ragazzo sia al top.

Mateja Kerzman, suo procuratore, non ha mai smesso di parlare con diverse società, attende di conoscere  l’entità del problema sì, però fa i conti con la verità oggettiva e si scontra col fatto che se non sono arrivate all’attenzione del patron capitolino offerte ufficiali fino ad oggi, è difficilissimo possano arrivare a breve, soprattutto in questa condizione di incertezza. 

I tifosi laziali sono preoccupati per carità, ma nella sfiga hanno trovato anche un lato positivo: il molto più che probabile allontanamento delle sirene estere. Prevedibile,  in quanto il piccolo acciacco fisico combinato con la richiesta di Lotito, rende complicata la partenza di Sergione.

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